Dal “progetto agile” al mindset #noprojects

L’ultimo Meetup organizzato dalla Community Agile di Torino si è tenuto il 20 febbraio 2020 negli uffici della Deltatre Innovation Lab, nella suggestiva cornice delle OGR. L’argomento è stato il “mindset” #noprojects, presentato dall’autore di un libro fresco di stampa che cerca di descrivere l’ideale organizzazione #noprojects, Dimitri Favre.

Cos’è un progetto

Agli incontri della nostra community, capita a volte che chi presenta o guida la serata chieda al pubblico, per rompere il ghiaccio, se ci sono in sala dei Project Manager, dei Product Owner, degli Scrum Master. Spesso seguono poi piccoli scherzi e battute, anche questi per contribuire ad aprire un canale di comunicazione con la platea. Questa volta il nostro gradito ospite, ha iniziato con una batteria di domande, tra cui l’indagine sulla presenza di project manager in sala, ma anche invitando a riflettere sulla definizione di progetto. Un progetto è infatti, nella definizione PMI/PMBOK, “uno sforzo temporaneo per creare un servizio o risultato unico”. Favre suggerisce che il software non sia facilmente identificabile con questa definizione, in particolare per il fatto che il prodotto software richiede per sua natura una continua evoluzione anche quando è “finito”, cioè dopo il rilascio.

Da qui Favre è partito per spiegare, ma soprattutto raccontare, con ampio uso di aneddoti che hanno mantenuto viva la nostra attenzione, il suo approccio alla realizzazione di software, a partire dalla sua constatazione che la definizione di progetto costituisce un ostacolo all’agilità e che lo stesso concetto di “progetto agile“, che ancora si sente risuonare in molti uffici, è in fin dei conti un ossimoro.

Team stabili

Uno dei punti a cui Favre tiene molto è quello che riguarda la stabilità del team. A partire dai noti stadi di sviluppo di un team, definiti da B. Tuckman e di solito familiari per chi abbia seguito qualche corso di formazione sull’agilità e per le certificazioni Scrum, si capisce che la faticosa curva iniziale che porta solo dopo un certo tempo alla fase “performing” è destinata a ripetersi a ogni inizio di progetto, mentre un team “di prodotto” stabile, che segua il prodotto durante lo sviluppo iniziale, ma anche nella fase di manutenzione e sviluppo post-rilascio, presenta l’innegabile vantaggio di poter continuare a essere performante attraverso i cicli di vita del prodotto stesso.

Un altro esempio della cultura basata sul progetto che va a infrangersi sui principi dell’agilità è il business case, che converte le ipotesi iniziali in un fatto (i requisiti), prima ancora di cominciare a sviluppare. Nella vita del prodotto, invece, gli esperimenti e le decisioni prese in seguito alle verifiche empiriche valgono più dell’idea progettuale cristallizzata nei desiderata iniziali.

I principi #noprojects

I quattro pilastri dell’organizzazione che adotta il mindset #noprojects sono dunque:

  • Esperimenti che hanno più valore dei progetti
  • Team stabili che hanno più valore dello sforzo temporaneo
  • Il risultato (outcome) che ha più valore dell’esecuzione
  • I prodotti che hanno più valore del software

Nella serata si sono toccati diversi altri argomenti, a cominciare dalla creazione di valore per il cliente, arrivando quindi a citare le conseguenze di un mindset #noprojects sulla contrattualistica e in generale sul rapporto cliente/fornitore. Sul finire, un vivace scambio di opinioni con il pubblico ha confermato che la proposta di Favre tocca un nervo scoperto e siamo contenti che la community sia stata ancora una volta il luogo di incontro e discussione per idee su come migliorare il nostro lavoro e il modo in cui lo inquadriamo e comprendiamo.

Ringraziamo Dimitri per averci portato le sue idee con un linguaggio diretto e chiaro, sapendo tenere sempre alta l’attenzione.

 

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Agile Community Torino

Siamo una community di appassionati del mindset Agile e Lean. Lavoriamo professionalmente in questo contesto come Scrum Master, Product Owner o Coach agile. Alcuni di noi invece sono semplici curiosi che vogliono capire meglio di cosa si tratta e come applicare principi e pratiche sul lavoro e nella vita di tutti i giorni... Siamo una tribù in continua crescita in un territorio (il Piemonte) dove questi valori e principi stanno diventando sempre più diffusi e popolari. Speriamo di contribuire alla loro affermazione!

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