Trovo sempre molto interessanti gli eventi organizzati dalle comunità Agile sparse per l’Italia.
E anche allo IAD 2018 non sono rimasto deluso.
Qualcuno potrebbe pensare che sia sempre la solita solfa, che sia la stessa minestra riscaldata, che è meglio rimanere comodamente a casa e aspettare la pubblicazione dei video, tanto è lo stesso.
Tutto sbagliato!
Non è per niente lo stesso. Essere lì, avere la possibilità di fare domande, di guardare in faccia il relatore, di respirare quell’aria è un’altra cosa.
Ci sono sempre aspetti che non avrei mai immaginato, spunti nuovi su argomenti dei quali non avevo mai sentito parlare, o solo per sentito dire.
I workshop ti danno la possibilità di interagire direttamente con altre persone, di conoscere gente nuova, di socializzare.
E non è finita qui.
Il dopo-talk, la cena tutti insieme, sono momenti di aggregazione bellissimi, impagabili.
E anche fra uno scherzo e l’altro, fra una battuta ed una frase seria, c’è sempre da imparare: un suggerimento, un libro interessante, l’esperienza di vita vissuta, fanno di questi eventi degli incontri formativi che non puoi vivere stando sulla poltrona di casa, che non trovi fra le pantofole ed il cuscino.
Può essere stancante, soprattutto se fai lunghi viaggi, se magari per essere a Brescia ci si è dovuti spostare dalla Calabria, o dalla Sicilia o dalla Sardegna ma, secondo me, ne vale la pena.
È vero che non si può fare la trottola in giro per l’Italia e seguire tutti gli eventi che vengono proposti nelle varie regioni e che bisogna anche fermarsi un attimo, per approfondire gli argomenti che più ci hanno interessato, e, soprattutto, metterli in pratica per crescere insieme al proprio team di lavoro.
Ma quando è possibile, allora sì, dai … finalmente ecco l’apertura della prenotazione del biglietto … su, organizza il viaggio, prenota il treno o l’aereo … “Hai già chiamato l’albergo?” “No, questa volta mi sono organizzato con degli amici per una casa”. “Perfetto, quando ci vediamo?” “Ti aspetto alle 09.00 all’apertura delle registrazioni”.
E quindi mi chiedo e ti chiedo: perché non proviamo ad organizzare noi un evento? Abbiamo un’idea? Un argomento da proporre? È faticoso sì, ma bello, coinvolgente, aggregante. E alla fine potrai dire: “Stavolta c’ero anch’io!”