Mi ascolti bene?

Giovedì 23 marzo insieme a nuovi e vecchi amici della Agile Community Torino ci siamo ritagliati un momento online insieme a Simona Pavesi per scoprire qualcosa di più sulla comunicazione nonviolenta

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La comunicazione nonviolenta è un tema caldo, tutti ne parlano, ma cos’è davvero?

Simona ci ha fatto esplorare il luogo misterioso in cui sboccia la comunicazione, quell’attimo di silenzio-in-presenza in cui lasciamo spazio al nostro interlocutore di raccontare la *sua* storia. Quella storia che poi possiamo e dobbiamo allineare con la nostra, ma dopo averle dato spazio, senza l’urgenza di intervenire.

Simona ci racconta che la comunicazione nonviolenta è fatta di 4 fasi fondanti:

  • OSSERVAZIONE: mi attengo ai fatti
  • EMOZIONI: cosa vive in me?
  • BISOGNI: di cosa ho bisogno ora?
  • RICHIESTA: che cosa puoi fare per me?

Passiamo subito alla pratica! 

Primo round: divisi in coppie a turno uno racconta e l’altro lo interrompe con domande, feedback ecc.! Insomma si cerca di esasperare l’”urgenza” dell’intervento dell’ascoltatore. 

Tornati tutti insieme abbiamo condiviso le esperienze: chi è uscito infastidito… chi invece proprio non ce l’ha fatta ad interrompere nonostante lo sforzo! 

Ora passiamo al secondo round: stesse coppie, stessi racconti, ma stavolta lo scopo dell’esercizio è quello di ascoltare senza interrompere. 

Ritorniamo tutti insieme, cosa è cambiato? 

La differenza percepita immediatamente è che la storia l’ha pilotata il narratore, con le interruzioni si aveva avuto un racconto parziale, a volte anche un po’ sconclusionato.
Ma anche le emozioni provate erano molto diverse, maggiore coinvolgimento, più empatia ecc.

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Cosa possiamo fare quindi per migliorare la nostra comunicazione?

  • Ancora prima di entrare in relazione con una persona posso decidere con quali sentimenti metterla a contatto: se mi rendo conto che una continua interruzione genera emozioni spiacevoli, cosa posso fare per prevenirlo?
  • Per esempio, possiamo lasciare all’altro almeno 2 minuti senza interruzioni per la sua narrazione.

Conclusione se ci mettiamo nella posizione dell’ascolto, se accogliamo la storia che ci viene raccontata senza affrettarci a interrompere, possiamo generare sentimenti piacevoli nei nostri interlocutori.

Facile, no?

Tutt’altro! Ma un passo alla volta e possiamo allenare la nostra capacità di ascolto!

Grazie a Simona Pavesi per questa preziosissima esperienza! 

Sorpresa in allegato trovare il link della registrazione oltre ad un visual della nostra serata di Eleonora Della Bernardina!

Per info su altri eventi di Simona visitate il sito https://simonapavesi.it/